Responsabile di alcuni dei più grandi romanzi del ventesimo secolo, Kurt Vonnegut è stato un artista tanto prolifico quanto uno scrittore.
Molte delle sue opere più importanti presentano piccoli scarabocchi sulle loro pagine; lo zeppelin Goodbye Blue Monday in Breakfast of Champions e l'epitaffio Everything was beautiful e niente male in Slaughterhouse-5, solo per citarne alcuni.
In un libro introdotto da sua figlia Nanette, i disegni di Vonneguts ci danno un piccolo spaccato di una delle più grandi menti della letteratura.
Ecco un frammento di ogni capitolo del libro, giustamente intitolato Kurt Vonnegut Drawings.
Capitolo 1: Autoritratto, 16 febbraio 1985
Io stesso faccio foto di tanto in tanto. In realtà ho tenuto una mostra personale di disegni qualche anno fa al Greenwich Village, non perché le mie foto fossero buone, ma perché la gente aveva sentito parlare di me.
Capitolo 2: Astrazione: uragano, 1 ottobre 1985
La tela, vale a dire l'inconscio, considera [i pittori] prima il tratto, quindi dice alla mano del pittore come rispondere ad esso con una forma di un certo colore e consistenza in quel punto lì. E poi, se tutto sta andando bene, la tela riflette su questa aggiunta e propone ulteriori consigli. La tela diventa una tavola Ouija.
Capitolo 3: Donne: Senza titolo, senza data
Ho [scritto] un libro su un pittore, Barbablù. L'idea mi è venuta dopo che Esquire mi ha chiesto un pezzo sull'espressionista astratto Jackson Pollock. La rivista stava preparando un numero per il cinquantesimo anniversario composto da saggi su 50 nativi americani che avevano fatto la più grande differenza nel destino del paese dal 1932. Volevo Eleanor Roosevelt ma Bill Moyers l'aveva già.
Capitolo 4: Lettere: Senza titolo, senza data
Fare foto è scrivere ciò che il gas esilarante è per l'influenza asiatica.
Capitolo 5: Persone: Senza titolo, senza data
Entrambe le mie figlie adulte fanno foto e le vendono. Ma vorrebbero poterli tenere. È il terzo giocatore che li costringe a darli in adozione. E quel giocatore è pieno di consigli veementi su come rendere le loro foto più adottabili, come gestire una fabbrica di bambini di successo, per così dire.
Capitolo 6: Volti: Senza titolo, senza data
E posso dire tra parentesi che i miei mezzi per guadagnarmi da vivere sono essenzialmente impiegati, e quindi noiosi e stitici. Gli intrusi, non importa quanto cattivi, stupidi o disonesti, sono rinfrescanti come l'improvviso irrompere dei raggi di sole in una giornata nuvolosa.
Capitolo 7: Guardare le cose: Senza titolo, senza data
Buoni esempi di toot innocui sono alcune delle cose che fanno i bambini. Vengono frantumate per ore su alcuni aspetti strettamente limitati del Grande Grande Tutto, l'Universo, come l'acqua o la neve o il fango o i colori o le rocce (gettando i piccoli, guardando sotto quelli grandi) Sono coinvolte solo due persone: il bambino e il Universo. Il bambino fa qualcosa per l'Universo e il Grande Grande Tutto fa qualcosa di divertente o bello oa volte deludente o spaventoso o addirittura doloroso in cambio.
Capitolo 8: Linee: Senza titolo, 14 novembre 1985
C'è mai stato un esperimento più astuto ideato per far rivelare l'inconscio? Qualche esperimento psicologico ha prodotto un suggerimento più delizioso di questo: che c'è una parte della mente senza ambizione né informazione, che tuttavia è esperta di ciò che è bello?
Capitolo 9: Cose: Senza titolo, 25 settembre 1985
Il più soddisfatto di tutti i pittori è quello che può ubriacarsi per ore o giorni o settimane o anni di ciò che le sue mani e i suoi occhi possono fare con i materiali artistici, e lasciare che il resto del mondo se ne vada.
Capitolo 10: Parole: Tiger Got to Sleep, nessuna data
Al circuito dell'immaginazione viene insegnato a rispondere al minimo degli spunti. Un libro è una disposizione di 26 simboli fonetici, 10 numeri e circa otto segni di punteggiatura, e le persone possono guardare su questi e immaginare l'eruzione del Vesuvio o la battaglia di Waterloo.
Via Il Guardiano.